Tappeti di Design

Tappeti dal design d’arte

Sono tappeti annodati a mano con nodo persiano di 150 nodi per sq. Inch.

Per chiarire il mio rapporto con questa pregiata manifattura di design, ho bisogno di raccontarvi la mia avventura con la galleria ARTETOTALE che ho aperto a Pietrasanta nel 2014.

Durante questa esperienza ho potuto conoscere numerosi artisti e sviluppare la mia personale ricerca sulle grafiche, i colori ed il design d’arte, indagandone le connessioni con i simboli i segni e le icone dei tappeti (da sempre frutto dei miei studi in qualità di antiquario specializzato nel tappeto orientale).

Da anni, per evitare la noia della “sedia a sdraio” sotto l’ombrellone, inforcavo la bicicletta ed esploravo i dintorni di Marina di Carrara: Montemarcello, Nicola, Tellaro, Lerici.

Poi, evitando accuratamente la calura del lungomare, mi sono spinto nelle colline alle spalle di Carrara. Passando per la foce, Massa e Seravezza, ho scoperto Pietrasanta.

Sono immediatamente rimasto attratto da un’atmosfera particolarmente rilassata, come se fosse accompagnata da un sottofondo smut jazz. I turisti si integravano perfettamente con i locali, era particolarmente difficile distinguere gli uni dagli altri. Quasi sempre perfettamente in ordine, con un abbigliamento ricercato, senza firme vistose, con cura dei particolari, un flusso tranquillo di persone fruiva della bellezza delle opere d’arte esposte nelle numerosissime gallerie.

Per un po’ di giorni Pietrasanta divenne la mia meta preferita e, quasi senza accorgermene, mi sono trovato a far passare le agenzie alla ricerca di un fondo ove collocare la mia galleria di tappeti di design d’arte. Tra me e me pensavo di informarmi mentre in realtà avevo già deciso.

Le ricerche di uno spazio adatto, non solo alle opere ma anche ai miei tappeti di design, si sono rivelate più difficili di quanto pensassi. Per anni ho continuato la ricerca. Le prime volte Pietrasanta era un passaggio delle escursioni con la bici da corsa, poi divenne la destinazione della mia caparbia ricerca effettuata a cavallo della mia confortevole Dei d’epoca.

Finalmente mi viene proposto un vecchio garage dove in passato si vendevano motociclette. Pur essendo in pieno centro la via non era ancora molto frequentata, aveva alcuni tocchi di gran classe, degli scorci unici, uno charme che mi ha sedotto immediatamente ed era dedicata a Padre Eugenio Barsanti, geniale inventore del motore a scoppio.

Non mi voglio dilungare nella descrizione della ristrutturazione che ho curato di persona nei minimi particolari. Ho persino progettato la maniglia della porta che per me ha un significato particolare, dovrebbe suggerire un modo per approfondire la conoscenza delle opere d’arte.

Chiave e sfera
Simboli

Chiave, simbolo atto a comprendere il design d'arte

 

Design d’arte

Con l’inaugurazione della galleria, istantaneamente si sono presentati a me centinaia di artisti ansiosi di esibire le loro opere in centro a Pietrasanta. Ho dovuto per forza di cose far filtrare le innumerevoli proposte nominando un selezionatore. Daniela Marchetti, colta pittrice, raffinata musicista e compositrice geniale, faceva proprio al mio caso. Avevo già realizzato un tappeto bellissimo ispirato ad uno dei suoi quadri, l’esperimento era perfettamente riuscito al primo tentativo.

Si tratta del tappeto “Mara” dedicato al famoso violoncello di Antonio Stradivari

Tappeto Mara opera di Daniela Marchetti.

“Voglio raccontarvi una storia, la mia storia, se mi è concesso, la storia di un violoncello. Perché questo sono, un violoncello. Posso presentarmi? Il mio cognome e Stradivari. Sono venuto al mondo a Cremona nel 1711, nella bottega del maestro Antonio Stradivari, e – che ci posso tare? – posso dire di essere nato già famoso. Quanto a questo, io non c’entro. Questione di fortuna, ho avuto subito un nome e prestissimo un soprannome (o un titolo nobiliare, se preferite) che ancora possiedo, Mara. Il mondo mi chiama Mara. The Mara. Il famoso, famosissimo Mara.”
Creato dal genio di Antonio Stradivari, Mara è uno dei più preziosi violoncelli del mondo. Ha solo (!) trecento anni… e suona come fosse il primo giorno. Deve il nome al suo primo proprietario conosciuto, un virtuoso, eccezionale ma dedito all’alcol, che lo venderà per pagare i propri debiti. Poi Mara ha viaggiato, in Europa e in America, è stato ascoltato da musicisti come Mozart e Haydn, apprezzato da imperatori e principi elettori. Oggi, dalla sua casa viennese, sogna di essere suonato da un giovane russo e ha un unico rimpianto: che Mozart non abbia scritto nulla per lui. In questo romanzo Mara narra in prima persona la sua vita e ci svela il possibile segreto del suo successo: tre secoli di musiche e musicisti, virtuosi, collezionisti e banchieri raccontati da un grande protagonista. Un’autobiografia insolita e sorprendente che si traduce non soltanto in resoconto storico ma anche in una dichiarazione d’amore per l’arte.

Tratto da:

Mara. Autobiografia di un violoncello

Wolf Wondratschek

Datemi un po’ di spazio per descrivervi alcune mostre d’arte presentate in galleria Artetotale.  Queste oggi fanno parte di me, hanno contribuito ad acuire la mia sensibilità e mi hanno portato le idee e le grafiche  che stanno alla base della collezione tappeti di design d’arte.

Sono particolarmente affezionato a questa prima mostra durante la quale ho potuto costatare che Il mio bagaglio culturale nel campo dei tappeti mi permetteva di comprendere e apprezzare opere d’arte che si esprimono attraverso simboli e grafiche.

 

Mostra “Simboli segni e icone”

I simboli ricorrenti nelle opere di Breidenbruch ci aiutano a conoscere l’uomo, ci parlano di Frank, di un mondo nordico affascinante e misterioso

Frank si esprime attraverso simboli ed icone, il suo mondo è primordiale, la sua pittura è come l’ululato del lupo alla luna, Il suo è un richiamo, l’urlo di chi vuole attirare a sé l’attenzione dell’universo, Frank è un guerriero nordico, potente ed essenziale.

I simboli ci aiutano ad interpretare la realtà, ad essere più profondi, a sviscerarne anche gli aspetti più nascosti; sono la chiave per andare oltre, per passare la barriera dell’ovvio.

Io mi occupo dei simboli nei tappeti: I simboli nei tappeti 

A questo link sul mio sito www.tappeti-persiani.it potete trovare un’ampia descrizione del ruolo dei simboli nei tappeti persiani.

L’abitudine ad interpretare il segno mi offre il privilegio di provare a leggere l’opera di questo artista.

I messaggi di Frank sono scolpiti nella roccia perché vuole lasciare un segno. Più urla e meno viene ascoltato in quanto l’oggetto del suo desiderio non è reale ma solo un’icona, l’oggetto del suo desiderio non è la donna ma l’icona che ne fa Warhol.

Nelle opere di Breidenbruch catene e ragnatele dorate ingabbiano l’umanità, sono lacci e lacciuoli che distraggono e confondono ma che al contempo segnano il “percorso” di Frank che non è cronologico ma di ricerca artistica.

Il messaggio di Frank ci arriva forte e chiaro anche dall’uso che fa dei colori; con le tinte tenui, grigiastre e nere, rappresenta se stesso (il soggetto), con i rossi accesi il desiderio (l’oggetto), ma il suo mondo e quello dei suoi desideri sono e rimangono sempre separati, proposti e palesati in opere diverse destinati a non incontrarsi se non sul muro di una galleria d’arte.

Frank sa! Conosce i propri tormenti e li rifugge

Fabio Morandi

 

Mostra “Tracce d’armonia”

Scultore Usama Alnassar

Fortemente voluto da Artetotale non solo per essere un artista profondo, eclettico e poliedrico ma in quanto le sue opere permettono alla galleria di trattare il tema della verità nell’arte ed il suo valore sociale. L’arte di Usama esprime una grande umanità che l’intreccio di culture millenarie, depositate nel profondo del suo intimo, fa affiorare sotto forma di sculture, tele, composizioni. Ormai da anni in Siria si sfogano le tensioni di gruppi di potere economico i mas media vogliono farci percepire questi scontri come se fossero di natura culturale- religiosa, ma l’arte ci racconta una storia completamente diversa, ci parla dell’armonia e della bellezza delle quali la commistione e la fusione di culture diverse ci fanno dono. Usama Alnassar più volte intervistato da diverse testate internazionali, ci racconta la sua esperienza di uomo e di profugo perseguitato per motivi religiosi. I decori degli indumenti delle sue donne, pur ricordando iconografie cristiane, si sviluppano con l’armonia di scritture cufiche. Le sue teste contrapposte, raccontano ogni volta una storia diversa, ora ci parlano di scontri, ora di profondo amore. Nelle opere più recenti le teste non sono bloccate in una posizione ma ruotano ed assumono differenti espressioni in base alla posizione; a tratti sono un uomo ed una donna che si confortano teneramente, in altri momenti invece si ignorano e sembra che ci dicano: ognuno per la propria strada. I volti affogati nei blocchi di marmo quasi mai stanno a significare la donna oppressa e costretta nel velo ed affogata nella pesantezza della tradizione; molto più spesso ci parlano dello stesso Alnassar che si chiude e protegge da chi vuole usare la sua arte, che non vuole rispondere alle domande le cui risposte non stanno nel pensiero ma nel DNA.

Mostra “Eleganza”

L’eleganza è estetica del vivere quotidiano, modus vivendi e pensiero, è legata al periodo storico che la esprime ma è anche espressione di autonomia e concretezza del vivere, quindi mai uguale a se stessa e sempre in evoluzione. Mai come oggi viviamo il cambiamento, lo osserviamo nelle persone, nei grandi sistemi e nelle piccole cose di tutti i giorni, a volte lo subiamo e a volte ne siamo coprotagonisti. Se compito dell’artista è quello di prevedere il futuro che ci attende, questo prima di essere definito nei particolari deve essere immaginato. L’artista, istintivamente avanti, deve preconfigurare la nostra dimensione emozionale nel futuro. La sua opera deve indurci alla coscienza della dimensione umana nel tempo attraverso un processo di graduale messa a fuoco del cambiamento. Le opere proposte, prepotentemente contemporanee, in virtù della loro forma, sono sintesi delle contraddizioni del nostro tempo ma anche elegante tesi estetica capace di dar forma al sentimento del cambiamento.

 

Se siete interessati potete continuare a seguire le mostre che hanno contribuito alla mia sensibilità nel progettare, scegliere o realizzare tappeti dalla grande forza espressiva quali sono I tappeti di design d’arte.

Una sera d’estate, invitato ad una cena dal cugino di mia moglie Giuliano D’Angiolo, conosco Narco Nereo Rotelli, istrionico affascinante artista di fama internazionale, brillante uomo di mondo, professore presso l’università di Chicago.

Immediatamente accetta di fare una mostra in galleria ed ecco a voi

 

Mostra “Splendor”

Tappeti design

MARCO NEREO ROTELLI

 

Mostra in galleria ed evento a Palazzo reale a Milano con i tappeti di sua creazione

Tappeto Santapietra

Tappeto di design
tappeto di design
Marco Nereo Rotelli

Tappeto Pietranera

 

Parlare dell’indagine artistica di Marco Nereo Rotelli non è facile perché cercando di spiegarla si finisce inevitabilmente di metterne in luce solo alcuni aspetti e, di contro, volendo elencarne le forme in cui si estrinseca, se ne perdono lo spessore e la dimensione totale.
La luce, ad esempio, per Rotelli, non è mero campo d’ indagine ma si fa oggetto e soggetto, filo conduttore , risultato e agente, è contemporaneamente reale e metafisica, forza psichica e decorazione.
Anche la parola, imprescindibile momento coordinante della sua opera, è sia luce del pensiero che elemento decorativo, è espressa e compressa nei concetti.
Le opere non sono neppure un supporto d’arte perché da essa ne vengono attraversate; anche quando usa materiali solidi, pesanti, come ad esempio il marmo, non riusciamo a vedervi l’opera inserita ma espressa, portata all’esterno della materia stessa.
Era destino che la mia strada e quella di Marco si incontrassero: mentre la sua ricerca artistica si rivolgeva ai pittogrammi, io studiavo i simboli cari alle popolazioni mediorientali.
Marco ha indagato le simpatie artistiche tra la lingua della poesia ed il linguaggio dei segni, io ho prima recepito e poi definito il tappeto come spazio sacro di un universo simbolico. Parlandomi del progetto, Rotelli definisce il tappeto come spazio spirituale, giardino delle idee.
Aprendo la galleria Artetotale ho cercato di incanalare un percorso di integrazione tra le arti classiche e quella antichissima del tappeto annodato, mia intenzione è quella di usare il supporto ancestrale per favorire un percorso di comunicazione culturale tra Occidente ed Oriente. Marco, attraverso la complessità della tecnica, ha fatto comunicazione totale dello sconfinamento interdisciplinare.
L’opera d’arte che scaturisce dalla nostra collaborazione è lo Splendor ovvero quanto gli “avventori” riescono a godere della luce (spirito creativo, idea, pensiero) scomposta tra le trame e gli orditi dei tappeti e riflessa in segni, forme, simboli. In questo contesto il tappeto stesso diventa icona dell’arte di Rotelli.

Fabio Morandi

 L’amicizia con Marco mi ha portato giornate divertenti e la consapevolezza di essere sulla buona strada cercando sinergie e contaminazioni tra i tappeti e le altre forme artistiche.

Marco ha lavori a quattro mani con i più grandi poeti Italiani:

Fernanda Pivano, Adonis, Sanguineti, Yang Lian hanno lavorato con lui.

A me è rimasta impressa la frase:

e, lo vedi,

è la vita.

di Edoardo Sanguineti.

Intervista a Fabio Morandi durante la mostra di Marco Nereo Rotelli in galleria a Pietrasanta

https://youtu.be/vNVVkXcjeL0

Giorgio Palù

Una sera di fine d’estate Marco viene a vedere i suoi tappeti appena arrivati. Bellissimi! non c’è bisogno d’altro si va al secondo baracchino, torta fritta e spalla cotta. Vino non proprio all’altezza ma la compagnia è buona. Il posto, rustico e simpatico, c’è anche Giorgio Palù, talentuoso architetto autore dell’auditorium Arvedi annesso al museo del violino, l’anno dopo vincerà il compasso d’oro per questo capolavoro.

Due battute e la prossima mostra sarà sua.

Mostra “Substanzia”

Non me ne voglia l’amico Giorgio ma io lo definirei giovane artista in quanto possiede ardore, forza, effervescenza magmatica e l’animo irrequieto del giovane artista.

Giorgio non è un vulcanico produttore di opere d’arte ma un vero e proprio fluido di materia in costante movimento. Per capire ciò che scaturisce dal suo animo dobbiamo dimenticarci del suo successo personale, dimenticarci del talentuoso architetto di grande successo e leggere la sofferenza data dalla passione frustrata in continuazione dai limiti dettati dalla fisica della materia; perennemente insoddisfatto ricerca ispirazione all’interno di quel magma primordiale del suo animo, che fruga, muove e impasta , per capire qual è la sua forma e vuole che essa stessa gli suggerisca la composizione ad unità dell’opera (reductio ad unum). Tutta l’opera artistica di Palù, così descritta, potrebbe sembrare volta all’introspezione ma così non è; Giorgio, dalle superfici cromate dei suoi acciai, si spia, si guarda in modo voyeuristico per trovare se stesso e proiettarsi, prezioso, sotto forma di installazione. La sua è una forma di raffinatissimo narcisismo nascosto dietro una pacata riservatezza che lo ha portato fino ad oggi a plasmare sculture nelle quali il quantum estetico si vede in modo riflesso, si legge discretamente tra le pieghe e scaturisce dalle rifrazioni  di luce che la materia trattata offre.  Sapere che Giorgio è contemporaneamente fabbro, carpentiere, antiquario, falegname e chimico ci dovrebbe suggerire che dalla materia ottiene ciò che vuole ma la verità è un’altra, la materia gli dona il grande privilegio di poter indagare in continuazione e ammirare la bellezza nell’atto della crescita. Palù vero e proprio padre delle opere è un genitore esigente, rigoroso, pignolo; periodicamente vorrebbe rieducarle e migliorarle, ritoccarne un riflesso per far sì che meglio si propongano agli occhi dei posteri.  Come un vero padre padrone di un tempo, anche se orgoglioso del proprio impasto, non si bea del successo delle creature ma ne gode dell’apporto che queste danno all’arte.

Fabio Morandi

Mostra di questa di grande successo che ha spinto in avanti sia l’amicizia sia la collaborazione artistica.

I tappeti disegnati da Giorgio Palù tratti dalle sue opere magmatiche Hanno un grande successo.

https://www.moranditappeti.it/9165-magma/

Tappeti design  Giorgio Palù

Tappeto Magma

 

Al fuoco al fuoco

Commento critico alle opere di Giorgio Palù ad opera di Marco Nereo Rotelli

 

Al fuoco Giorgio lascia il destino della visione, una catarsi che stra/volge il luogo.

Trasforma la materia e interpreta l’esistente con nuovi coinvolgimenti.

Il fuoco genera stupore, un coinvolgimento sollecitato dalle traslazioni estetiche, che il vampo crea.

Palù sta percorrendo nell’arte un sentiero assolutamente unico e speriamo che non ne resti fulminato, perché a giocar con il fuoco si rischia di bruciarsi.

Voglio dire che il suo non è l’usuale approccio dell’architetto al fare artistico, una furia distruttiva lo anima… del resto egli non ha scelta, se vuole avanzare deve rischiare.

O resiste nella città così come è o rischia.

Quanto sei disposto a rischiare per vedere e creare una nuova forma?

“Quattro volte Dioce fu distrutta:

una volta per vanità

una volta per falsità

una volta per avidità

una volta per discordia”

Rinata Dioce resterà nella mente per sempre indistruttibile.

Questa idea di catastrofe ed epistrofe che Ezra Pound riporta magicamente nei “Cantos Pisani” è ben incarnata nel fare del mio amico Giorgio palù.

Per costruire la città di Dioce che ha terrazze color delle stelle (Canto LXXIV) serve uno schianto non una lagna.

Palù ha ben capito che non serve tentennare. Uno schianto è di per se il vampo di un esteta cupidod’abisso, che nel fuoco mostra il paradiso.

Marco Nereo Rotelli

 

Molto poco modestamente ho inserito nei Tappeti di design d’arte anche le mie creazioni.

Odio auto-referenziarmi, quindi non commento le mie opere.

Ho semplicemente dato loro un Titolo:

Ad esempio Il tappeto Tormento:

https://www.moranditappeti.it/9184-tormento/

Tappeto di design "Tormento"
Tappeto di design

tappeti di design Fabio Morandi

Sono mie creazioni anche i tappeti:

Brezza https://www.moranditappeti.it/9190-brezza/

Amore Maturo  https://www.moranditappeti.it/9234-amore-maturo/

Blood  https://www.moranditappeti.it/8963-blood/

Rigore https://www.moranditappeti.it/8254-rigore/

Sott’acqua  https://www.moranditappeti.it/8255-sottacqua/

SOTTACQUA