Medea e Giasone

Perché Medea e Giasone, questa la mitologia:

Giasone alla testa degli Argonauti, i più valorosi eroi del tempo , con la nave Argo parte alla volta delle terre ostili della Colchide (Caucaso,Georgia occidentale)alla ricerca del vello d’oro; qui conosce Medea figlia di Eeta re della Colchide e se ne innamora perdutamente.

Medea  pur di aiutare Giasone, divenuto suo sposo, a procurarsi il vello d’oro non esita ad uccidere il fratello e, spargendone i resti, obbliga il padre a raccoglierli dandole il tempo di fuggire con Giasone sulla nave Argo. Gli argonauti tornano a Corinto ma dieci anni dopo Giasone ripudia Medea

Vista l’indifferenza di Giasone di fronte alla disperazione della donna, Medea medita una tremenda vendetta. Fingendosi rassegnata, manda in dono un mantello alla giovane Glauce, la quale, non sapendo che il dono è pieno di veleno, lo indossa per poi morire fra dolori strazianti. Il padre Creonte, corso in aiuto, tocca anch’egli il mantello, e muore. Ma la vendetta di Medea non finisce qui. Secondo la tragedia di Euripide, per assicurarsi che Giasone non abbia discendenza, uccide i figli avuti con lui: il dolore per la perdita dei propri discendenti porta Giasone al suicidio. La maggior parte degli storici greci del tempo di Euripide, tuttavia ricorda che i figli di Medea, che ella non riuscì a portare con sé, furono uccisi dagli abitanti di  Corinto per vendetta.

Ritengo che per una corretta interpretazione dello spirito con il quale l’artista ha eseguito il disegno del tappeto ci si debba rifare alla Medea di Ovidio nelle metamorfosi.

Il tappeto giocando con forti contrasti cromatici dipinge la paura e l’incertezza della giovane Medea dilaniata tra ragione e furore; con lampi di luce riflessi dalla seta , descrive la Medea raccontata da Ovidio che, tormentata dai rimorsi, divisa tra Giasone ed il padre, combattuta tra logica ed eros si commuove e si strazia.

Fabio Morandi