Inizia il viaggio in giro per l’Italia alla scoperta di splendide case.  In questo caso ad accompagnarci saranno i racconti di Aldo Mazzolani e le fotografie di Andrea Rinaldi e Michele Notarangelo.

L’abitazione svetta all’ultimo piano di una nuova e prestigiosa palazzina contemporanea, a pochi metri dal Lago di Garda, ricavata dalla demolizione di una palazzina degli anni Sessanta, completamente ripensata nei volumi e nella sagoma. Fino ad ottenere un oggetto architettonico fortemente contemporaneo, dalle forme pulite ed eleganti.

 

L’appartamento in oggetto, un attico appariscente, è una sorta di open space in cui i giochi di luce, spazi e materiali sono i protagonisti indiscussi. La progettazione accoglie l’analisi del territorio e contemporaneamente la ricerca creativa di contaminazioni, tempi, stili e luoghi, e impiega, con gli strumenti dell’architettura e del design, le trame invisibili del racconto.

 

Questo intervento di progettazione e allestimento degli interni è la realizzazione decisa e rigorosa di questa filosofia interiore, che risponde alle richieste di comfort, funzionalità e relax, ma anche e soprattutto alla domanda dei committenti di fascinazione, raccoglimento e intimità.

 

Con saggezza, creatività e grande intuizione è conquistata la ricerca decorativa degli ambienti, dove il linguaggio della memoria si fonde con una contemporaneità dinamica, orientata al futuro, vengono realizzati i linguaggi di un design pulito, dai colori neutri e ben armonizzati, che dappertutto festeggiano la razionalità onirica e poetica del bianco, lo studio dei colori, delle preziose decorazioni e delle luci, e la scelta degli elementi di arredo, dettato di un principio di contaminazione creativa.

Dall’ascensore si entra direttamente nella zona giorno, uno spazio declinato dalle grandi vetrate poste tutt’intorno il perimetro dello spazio abitato e che permettono ai colori del lago di permeare all’interno dell’abitazione.

Le scelte materiche spiccano per eleganza e ricercatezza, come pure le decorazioni pittoriche.

La cucina bianca laccata contrasta sul piano cromatico con il pavimento in rovere antichizzato e il tetto in abete sbiancato, la boiserie in legno di rovere-wengè abbraccia la parte centrale e collega visivamente la zona giorno, in cui fanno bella mostra di sé un camino a legna che ha permesso di introdurre un altro elemento naturale, il fuoco, all’interno dell’accogliente spazio abitativo con la zona notte, in cui fanno bella mostra di sé magnifici tappeti.

Le partizioni interne sono state abilmente smaterializzate e arricchite da una scenografia di luci a Led, e permettono la vista del lago anche dalla camera padronale, dal bagno e da varie ottiche all’interno dell’attico.

Il risultato è un elegante gioco dei volumi nella luce, un sapiente adattamento di forme a forme contrarie, un viaggio di vuoti animati: intuizioni, da vivere. Per un azzeccato mix tra sperimentazione e riscoperta, tra ingegno e lungimiranza.

 

In questo interno Morandi presenta i tappeti Tibet protagonisti nel grande openspace, in camera da letto propone tappeti della collezione Bhadohi, un Peshawar nel bagno azzurro, mentre nel disimpegno e nel bagno bianco tappeti persiani contemporanei Qashqai-Kashkuli.