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codice: 4153
tipologia: tappeti caucasici
collezione: Tappeti caucasici antichi : Shirvan
provenienza: caucaso
dimensioni: 110 x 175 cm
caratteristiche: floreale

€2.500 iva inclusa

€ 5.000 tappeto in outlet
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Il tappeto si trova nel punto vendita di Castelvetro
Originale stilizzazione delle palmette a tutto campo. Sembra un'ossimoro ma il tappeto è la stilizzazione geometrica di un disegno floreale
Il tappeto è stato VENDUTO.

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categoria: tappeti caucasici
I tappeti caucasici sono annodati nella regione omonima che si trova tra il Mar Nero ed il Mar Caspio; attualmente comprende l'Azerbaidjan, la Georgia, l'Armenia, il Nagorno Karabagh, la Abcazia, l'Ossezia del sud, la Cecenia e l'Ingusezia. I tappeti caucasici annodati in quest'area sono generalmente geometrici ed hanno il nodo Ghiordes detto nodo simmetrico. I più apprezzati dai collezionisti sono i tappeti antichi per la grande forza espressiva del disegno geometrico. Annodati su telaio orizzontale da popolazioni nomadi, quasi sempre hanno la trama e l'ordito in lana. I tappeti caucasici sono tra i più ricercati dai collezionisti affascinati dai disegni geometrici stilizzazioni di motivi zoomorfi e dai simboli totemici, mistici. Motivi ad aquile, uccelli mitici, pavoni, ornamenti ad esse o enigmatici Boteh, sono oggetto di studio e fonte di sempre nuove ed affascinanti scoperte.

collezione: Tappeti caucasici antichi : Shirvan
Caucaso centro orientaleI tappeti di quest’area vengono spesso riuniti sotto il nome di Shirvan, famosi per la finezza dell’annodatura Ghiordes e per il vello rasato a pochi millimetri dal nodo, hanno iconografie strettamente legate al villaggio o città di annodatura. Tappeti Ghendjeh, Talish, Lenkoran, Mogan, Ciajli, Akstafa, Shirwan, Marasali, Bidjof, Surahani, Tachte, Kila, Baku, Kuba, Karagashli, Konakhend, Ci Ci, Prepedil, Seikhur, Zejwa, Daghestan, Derbend, Lesghi. Ognuno di questi villaggi meriterebbe un libro intero dedicato alla manifattura finissima che ha sviluppato. tra i tappeti caucasici antichi Shirvan annodati su telaio orizzontale, comprendiamo l'area a sud della catena montuosa del grande Caucaso, il Daghestan e l'area di Baku. I disegni possono essere divisi in tre gruppi: il primo comprende disegni a medaglioni composti, spesso a disegno modulare infinito, mentre il campo del tappeto è costellato di minuti disegni di origine vegetale o piccoli elementi zoomorfi. Nel secondo gruppo i piccoli disegni floreali stilizzati sono di origine persiana, Boteh e Mina Khani sono disposti spesso in modo diagonale. Il terzo gruppo con impianto a preghiera di chiara derivazione anatolica presenta la classica Mhirab pentagonale a punta o rettangolare. I tappeti caucasici antichi Shirvan hanno l'ordito in lana naturale bianca e marrone, a volte solamente bianca a volte con due o tre fili avvolti; la trama bianca o tortora viene solitamente passata due vote tra le fila di nodi.

COMMENTI al tappeto SEIKHUR

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Molto interessante ed esaustivo è quanto riportato dal Sig. Morandi che mi sono stampato. Devo però insistere sulla nomenclatura esatta di questa categoria di tappeti, perchè l'esatta dizione è Zeykhur che proviene dal luogo di origine che ho visitato. Inoltre Vi invito guardare il sito www.azerbaijanrugs.com Non è che vero che intendo sottilizzare sulla "translitterazione" di un nome, ma, ad es., Caltanisetta si scrive così, non Kaltanizzetta. Mi sembra più preciso, tutto qui.
Pierluigi - 17-01-2012 | 15:22:41
C'è un bell'articolo sui tappeti di Zeikhur scritto dal grande collezionista e mercante statunitense Raoul Tschebull sul numero 62 di Hali. Riassume con efficacia le caratteristiche strutturali ed iconografiche di quei tappeti, ed inoltre dedica un cenno alla questione della grafia del nome che, come spesso se non sempre, non è univoca. Seichur con la S è la forma tedesca, e in particolare Sejshour è quella utilizzata da Schurmann. Ma in generale stare lì a sottilizzare sulle lettere nelle traslitterazione dei nomi caucasici è un esercizio altamente inutile.
Nicola - 15-01-2012 | 10:40:49
Ho trovato questo vecchio post di Fernando Annessa sul forum di infotappeti il quale descrive in tappeto Seikhur caucasico antico simile a questo anche se con bordura detta cane che corre e di qualche anno più giovane di questo. Riporto il tutto principalmente perchè lo trovo corretto di facile lettura e completo in seconda battuta per dimostrare che il tappeto viene indifferentemente chiamato Zeikhur, seikhur, seykhur, ecc.. ecc...
Il tappeto in oggetto e' chiamato anche seichour o seikhur e prende il nome dal villaggio di Seikhur situato sul fiume Samur a nord ovest di Karakashly v...leggi tuttoicino al Mar Caspio inserito perfettamente nell'area di Kuba e quindi far parte di questo distretto. Il decoro dello Zeikhur generalmente a croce di rosette, detta anche di S.Andrea, ma vorrei analizzare il decoro a tipo floreale a pieno campo. E' detto cosi' in quanto l'intero campo e' pieno di fiori simili a rose e garofani. Molti autori le chiamano Cabbage rose ( rosa del cavolo) per la notevole somiglianza con i fiori tipici del vegetale quando fiorisce. Questo tipo di impianto e' di origine occidentale in quanto risente dell'influsso francese e quindi della Savonnarie. La bordura , generalmente doppia ( raramente si trova singola), e' composta sempre dal bordo georgiano detto anche "cane che corre" o direttamente " bordura Zeikhur. Questo tipo di bordura viene detta anche " dei 4 elementi " tipiche dell'Asia Centrale e di alcuni tappeti cinesi. I primi annodatori sembrano essere i Gheusuri di origine turco- tartarica risalenti , secondo le tradizioni popolari a guerrieri dispersi al al tempo dell'invasione mongola. Altri nomadi interessati all'annodatura di questi manufatti ( parliamo sempre di tappeti d'epoca) sono stati i Tsakhur ( si noti la somiglianza con il nome del tappeto) i Cumucchi e Tabasarah. I colori presumibilmente naturali ed evidenziano principalmente un rosa-rosso dei fiori, il verde azzurro del fondo ed il bianco avorio dei narcisi. Si intravede sul fondo un reticolo nero che riunisce gli elementi come un tralcio di vite. Prima ho accennato al fatto che lo Zeikhur e' senz'altro da attribuire all'area di Kuba pero' sussistono alcuni elementi, come la depressione dei nodi, che fanno pensare a piu' villaggi interessati a questa manifattura: infatti alcuni tappeti evidenziano depressioni tipiche dell'area del Daghestan ed altre molto piatte e fini tipiche dello Shirvan. E questo, come gia' detto per i tappeti caucasici, non e' una situazione improbabile, anzi frequentissima. Ho chiesto un parere all'amico Barry di spongobongo su un tappeto ( a schema di preghiera) e l'unico particolare che ha potuto attribuire ad una preghiera Marasali e non Daghestan era la depressione dei nodi in quanto impianto, bordure , frange ecc, erano completamente uguali: il Caucaso e' cosi'! La chiusura a nido d'ape sia superiore che inferiore, la leggera depressione dell'annodatura sul retro, lo farebbero risalire all'area di Kuba. E' interessante notare il disegno dei narcisi che, contrariamente ad altri esemplari ove risultano leggermente rotondeggianti, assumono la forma di una croce e quindi si presumeche sia stato annodato da un armeno che ha voluto lasciare la sua "firma", nascosta per gli ovvi motivi che conosciamo. Ovviamente sono considerazioni personali e quindi ogni commento a quest'articolo sara' molto gradito anche perche' nel mondo del tappeto antico c'e' sempre qualcosa di nuovo da conoscere.
Fabio Morandi - 14-01-2012 | 13:58:17
Ossimoro: questo sostantivo è una figura retorica che consiste nell'accostare parole che esprimono sensi contrapposti (ad es.: lucida follia, un felice errore); indica, insomma, una contraddizione radicale che non mi sembra possa adattarsi ad un manufatto del genere. I misteri del Caucaso, spesso, restano tali e sono belli ed affascinanti proprio per questo. Esemplare stupendo, ma come si fa a definirlo proprio un autentico Zeykhur (e non Seikhur) ?
Pierluigi - 14-01-2012 | 10:47:44