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Il Sig. Mario C.dal Forum di infotappeti ha commentato questo mio post .

Ringrazio il Sig. Mario il cui preciso e puntuale articolo  ci offre un’ottimo spunto per una discussione ed al contempo mi permette di chiarire quanto affermato.

Chi mi conosce sa che non amo parlare dei tappeti in generale ma preferisco riferirmi sempre ad un caso preciso.

In particolare la mia affermazione : “Si tratta esclusivamente di una diversità terminologica non di sostanza” si riferisce al tappeto in quanto chiamarlo in un modo o nell’altro non cambia la sostanza delle cose, infatti nella risposta chiarisco:
erano stati annodati 20 anni prima ed allora per distinguerli dagli altri sono stati chiamati Sarouk-Ferahan“questo da indicazioni sull’epoca senza scendere nel campo minato della precisa attribuzione ad un particolare villaggio o città della  vasta area del Ferahan. Campo nel quale si schiera invece il sig Mario che possiede parecchie certezze riguardo ai tappeti annodati a Sarouk (all’epoca piccolo villaggio) o nell’area del Ferahan. La mia esperienza di oltre quarant’anni a stretto contatto con i tappeti antichi mi suggerisce di chiarire le terminologie che io do ai tappeti senza entrare in campi ove non vi è certezza. Ritengo sia molto difficile stabilire una norma quando le eccezioni sono sempre superiori alla regola, inoltre non mi appassionano queste profonde divisioni tecniche e non credo alla rigida classificazione delle differenze iconografiche.

Il doppio nome Sarouk- Ferahan ha unicamente il ruolo chiarificatore di escludere i Sarouk più giovani definiti”americani“.

Sultanabad è l’antico nome di Arak; si tratta quindi della medesima città che prende nomi differenti a seconda del periodo storico.

Anche se molto probabilmente all’epoca il nome più diffuso era Arak, preferisco chiamare Sultanabad i Sarouk-Ferahan più fini lasciando il nome di Arak alle manifatture più grezze, meno strutturate (non per questo meno belle).

Lascio la definizione Ferahan tout-court ad alcuni capolavori che ho avuto anni fa e che, a mio giudizio, non mi è più capitato di vedere.

Mi rendo conto perfettamente che oggi nomi altisonanti si sprechino per mere ragioni commerciali; fa parte di questa politica anche chiamare Ferahan i Malayer più fini od i Mishan oppure i tappeti annodati nell’area di Josan ma questo è un’altro discorso; posso garantire che esistono alcuni Tappeti Saruk Ferahan che pur essendo annodati nell’area Ferahan ricordano i Malayer ed in base a questo, pur non avendo mai usato questa definizione per i tappeti da me proposti, comprendo alcuni commercianti che li chiamano Arak -Malayer.

Ringrazio ancora il Sig. Mario per avermi dato la possibilità di chiarire il mio pensiero.

Fabio Morandi

Riporto qui di seguito un’altra discussione intrapresa tra i commentatori dei tappeti sul mio sito riguardante questo tappeto persiano antico:

Tappeto persiano antico XIX secolo

Autore Alessandro, scritto il 12-08-2010:

“non si annoda piu’ così….”

 

Autore Gino, scritto il 28-01-2012:

“Guardando questo esemplare si comprende come lo schema compositivo dei Saruk fine ottocento sia stato condiviso con i coevi Kashan definiti “Motasham”. Infatti, il commerciante che diede nuova linfa alle manifatture di Kashan attorno al 1880 dopo un secolo di oblio, tale Hajji Mollah Hassan, aveva in moglie una brava annodatrice di Sultanabad e la manodopera di quell’area geografica era molto meno costosa rispetto Kashan e Kirman. Per questo, molti ustad di quel distretto confluirono a Kashan portando con loro la tecnica ed i disegni che tradizionalmente usavano. Decori che furono rielaborati ed interpretati con maggior finezza, adattandoli agli standard kashani. Esemplare di grande fascino, con i decori floreali risolti in modo geometrico ed i cantonali autonomi rispetto al medaglione centrale, caratteristica peculiare dei Saruk Ferakan. Bella la complessa bordura “Samovari”.

 

Autore Gino, scritto il 29-01-2012:

“Una cosa non avevo notato: Ma siamo sicuri siano nodi Ghiordes (simmetrici)?”

 

Autore Fabio Morandi, scritto il 29-01-2012:

“Comprendendo le perplessità del sig. Gino per quanto riguarda il tipo di nodo; sono andato a rivedere il tappeto anche sotto lente di ingrandimento resa necessaria dall’estrema finezza dei nodi e mentre io controllavo un lato del tappeto, Ercan ne controllava un’altro; quando io dicevo Ghiordes Ercan sosteneva Senneh! solo dopo un’accuratissimo esame ci siamo resi conto che alcuni nodi erano realizzati in tecnica Ghiordes, altri in tecnica Senneh. Responso finale è stato questo:
La maggior parte dei nodi sono simmetrici ad eccezione di alcune zone nelle quali l’annodatore ha inspiegabilmente ritenuto di usare nodi Senneh.”

 

Autore Gino, scritto il 30-01-2012:

“Egregio signor Morandi, la ringrazio per l’interessantissima precisazione. Questo dimostra come il tappeto sia sempre un qualcosa di “misterioso” pronto a riservare sorprese. Che a volte si usino tutti e due i tipi di nodo può certamente capitare. Io possiedo un Ferakan che ha nodi simmetrici per le bordure dei lati lunghi, e asimmetrici per il resto. Questo conferiva maggior resistenza ai punti più critici del tappeto.”

 

Autore Alessandro , scritto il 15-02-2012:

“Stupendo ma forse un pò caro per essere comunque uno zaronim”

 

Autore Alessandro, scritto il 17-03-2012:

“Più lo guardo e più mi sbalordisce…l’ho messo come screen saver”

 

Autore Alessandro, scritto il 05-04-2012:

“Sembra realmente un motasham!!”