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codice: 4637
tipologia: tappeti caucasici
collezione: Tappeti caucasici antichi : Shirvan
provenienza: caucaso
dimensioni: 112 x 165 cm
caratteristiche: geometrico

€2.900 iva inclusa

Ogni tappeto del nostro sito è un pezzo unico.
Il tappeto si trova nella galleria di Pietrasanta
Annodato a nord del Daghestan questo bel pezzo Lesghi ha quattro medaglioni e mezzo disposti su un unico asse centrale; gli altri motivi sono tipici del territorio del Daghestan. Forse sarebbe più corretto chiamare " Daghestan " questo tappeto a motivo Lesghi.
Il tappeto è stato VENDUTO.

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categoria: tappeti caucasici
I tappeti caucasici sono annodati nella regione omonima che si trova tra il Mar Nero ed il Mar Caspio; attualmente comprende l'Azerbaidjan, la Georgia, l'Armenia, il Nagorno Karabagh, la Abcazia, l'Ossezia del sud, la Cecenia e l'Ingusezia. I tappeti caucasici annodati in quest'area sono generalmente geometrici ed hanno il nodo Ghiordes detto nodo simmetrico. I più apprezzati dai collezionisti sono i tappeti antichi per la grande forza espressiva del disegno geometrico. Annodati su telaio orizzontale da popolazioni nomadi, quasi sempre hanno la trama e l'ordito in lana. I tappeti caucasici sono tra i più ricercati dai collezionisti affascinati dai disegni geometrici stilizzazioni di motivi zoomorfi e dai simboli totemici, mistici. Motivi ad aquile, uccelli mitici, pavoni, ornamenti ad esse o enigmatici Boteh, sono oggetto di studio e fonte di sempre nuove ed affascinanti scoperte.

collezione: Tappeti caucasici antichi : Shirvan
Caucaso centro orientaleI tappeti di quest’area vengono spesso riuniti sotto il nome di Shirvan, famosi per la finezza dell’annodatura Ghiordes e per il vello rasato a pochi millimetri dal nodo, hanno iconografie strettamente legate al villaggio o città di annodatura. Tappeti Ghendjeh, Talish, Lenkoran, Mogan, Ciajli, Akstafa, Shirwan, Marasali, Bidjof, Surahani, Tachte, Kila, Baku, Kuba, Karagashli, Konakhend, Ci Ci, Prepedil, Seikhur, Zejwa, Daghestan, Derbend, Lesghi. Ognuno di questi villaggi meriterebbe un libro intero dedicato alla manifattura finissima che ha sviluppato. tra i tappeti caucasici antichi Shirvan annodati su telaio orizzontale, comprendiamo l'area a sud della catena montuosa del grande Caucaso, il Daghestan e l'area di Baku. I disegni possono essere divisi in tre gruppi: il primo comprende disegni a medaglioni composti, spesso a disegno modulare infinito, mentre il campo del tappeto è costellato di minuti disegni di origine vegetale o piccoli elementi zoomorfi. Nel secondo gruppo i piccoli disegni floreali stilizzati sono di origine persiana, Boteh e Mina Khani sono disposti spesso in modo diagonale. Il terzo gruppo con impianto a preghiera di chiara derivazione anatolica presenta la classica Mhirab pentagonale a punta o rettangolare. I tappeti caucasici antichi Shirvan hanno l'ordito in lana naturale bianca e marrone, a volte solamente bianca a volte con due o tre fili avvolti; la trama bianca o tortora viene solitamente passata due vote tra le fila di nodi.

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Per aiutare la comprensione dei concetti espressi dall'amico Gino,
riporto il testo della poesia L'infinito di Giacomo Leopardi
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e ...leggi tuttoviva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare» (Giacomo Leopardi)
Giacomo - 24-03-2012 | 15:54:27
Questo genere di rappresentazione, evidenziato dal medaglione a stella realizzato parzialmente, viene definito a “Motivo infinito”. Il motivo cruciforme a metà, non è un errore di realizzazione ma la volontà dell’annodatore di rappresentare nella campitura una piccola parte dell’universo ed il suo inesorabile scorrere continuo. Quella stella a metà suggerisce che tutto quanto rappresentato nel campo è in movimento e sta “infilandosi” sotto la bordura del tappeto. Bordura che perimetra la nostra visione umana consentendoci, con il suo limite dimensionale, di vedere solo una par...leggi tuttote dell’universo e non la sua interezza. Condizione questa riservata solo all’Essere trascendente, al Divino, che non ha limiti di tempo e di spazio. Analogo schema compare spesso nei “Kazak a stelle” e trae origine autorevole nella produzione Ushak di alta epoca (“a stelle”; “a medaglione”; “Lotto”). Quando la crescente domanda occidentale si impose sulla tradizione, gli annodatori evitarono queste soluzioni iconografiche che la committenza riteneva grossolani errori.
Gino - 24-01-2012 | 13:56:24
Qui c'è tutto il fascino dei caucasici più autentici e primitivi: più sono irregolari, con lane tinte diversamente ed anche asimmetrici, più catturano l'interesse di chi li osserva. Che dire delle rare frange ancora annodate a rete ?
Pierluigi - 05-01-2012 | 15:06:46