Tappeti, Interior Designer e Interviste

Ho letto questo bell’articolo di Francesca Caetani Lovatelli e non posso fare a meno di segnalarvelo. Si tratta di un’intervista al giovane interior designer Alessandro Emanuele Pattini; ve ne riporto qui alcuni estratti.

L’intervista si svolge nella casa milanese dell’interior designer; non ho potuto far a meno di notare che quando la giornalista descrive gli angoli più suggestivi dell’abitazione, non dimentica di citare un tappeto antico:“ora nel riflesso di un tappeto antico del living…

Riporto questo passaggio perché so quanto sia importante il tappeto per la personalizzazione dell’ambiente; infatti in un passaggio successivo Pattini dice:“La casa è una nostra appendice e oltre a saper parlare di noi deve parlare a noi. In una casa, anche se transitoria, c’è la nostra vita e all’interno c’è la nostra storia personale, ci sono le nostre emozioni, spazi, luci, atmosfera creata…”

Più che evidente quanto sia forte la raccomandazione a rendere i nostri ambienti originali e a far si che riflettano il nostro carattere e le nostre passioni.

L’intervista prosegue e, devo dire purtroppo per un ipercritico come me,  lascia senza parole in quanto mi trova perfettamente d’accordo in ogni passaggio, persino sullo zerbino devo riconoscere che anch’io farei sparire quello con scritto Salve e lo sostituirei con la parte anteriore di una vecchia bisaccia turcomanna.

yomut bisaccia

Per l’antiquariato io amo il neoclassico italiano, per intenderci lo stile degli ultimi anni del XVIII secolo quelli precedenti il direttorio e l’oggetto cult che non può mai mancare? Anche se ovvio lo devo comunque dire, il tappeto.